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Chiesa di Iutizzo

La Chiesa della Parrocchia di Iutizzo è dedicata a San Marco. L’edificio attuale fu edificato nel 1775, dopo che un uragano, nel 1770, distrusse la vecchia chiesa e parte del paese. L’elegante altare barocco attualmente ospita l’altare con la statua della Madonna in legno dorato, statua che viene esposta e portata in processione il giorno dedicato alla Madonna della Neve.


Origini della festa della Madonna della neve

Oggi si festeggia la Madonna della neve, e abbiamo pensato di cercare quali siano le origini di questa festa religiosa.
Si racconta che la Madonna, apparsa nella notte del 5 agosto del 352 al Papa Liberio, a un patrizio romano di nome Giovanni e alla sua consorte, li avrebbe esortati a costruire una chiesa là dove al mattino seguente avrebbero trovato la neve.
Il mattino del 6 agosto una prodigiosa nevicata sulla sommità dell’Esquilino a Roma, avrebbe confermato la visione, e delineato l'area su cui la Madonna voleva le fosse eretta una Chiesa. Il fenomeno prodigioso era anche la risposta della Madonna al patrizio Giovanni e alla consorte i quali, non avendo figli a cui lasciare i loro beni, le domandavano in preghiera come impiegare le loro sostanze.
La basilica è detta inizialmente Liberiana, per il fatto che il Papa Liberio, nel IV secolo, trasforma, sulla sommità dell'Esquilino, un antico tempio pagano, in basilica cristiana. La basilica prende poi il nome di Santa Maria ad nives, cioè “alle nevi”. Per questo il 6 agosto si festeggia anche l’onomastico, di tutti coloro che si chiamano Nives, che significa appunto “neve”, simbolo di candore spirituale. Poco meno di un secolo dopo, il Papa Sisto III, in onore del Concilio di Efeso (431) nel quale era stata proclamata la maternità divina di Maria, riedifica la chiesa conferendole le dimensioni attuali. La basilica viene anche denominata Santa Maria ad praesaepe, già prima del secolo VI, poiché vi si conservano le tavole di una antica mangiatoia, che la devozione popolare identifica con quella che aveva accolto il Bambino Gesù nella grotta di Betlemme.
Questa festa fu resa universale dal Papa San Pio V.
Dalla notte dei tempi, esisteva a circa un miglio fuori Codroipo un piccolo agglomerato di case chiamato “Blasiz”, situato nel mezzo di una grande prateria. Quando nel secolo XI il pellegrinaggio a Roma assunse lo stesso valore di quello a Gerusalemme o a Santiago di Compostela, causa le terribili invasione dei Turchi, in questo villaggio ormai cristiano che possedeva sicuramente una chiesa, passavano molti pellegrini di popolazione Teutonica, che dal nord Europa si dirigevano verso Roma.
Si dice che fosse un luogo dove il pellegrino poteva trovare sostentamento per la prosecuzione del viaggio, e potesse venire curato dalle ferite e difeso dai briganti. Durante il viaggio di ritorno da Roma avendo pregato anche nella basilica edificata sulla sommità dell’Esquilino e dedicata alla Madonna della neve, pensarono di onorare la Madonna sotto il titolo della neve anche nella chiesa delle “Blasiz” anche per ricordare che loro provenivano da pesi del nord, cioè con inverni freddi e tanta neve.
Questa ricorrenza venne celebrata anche fino a tempi relativamente recenti in questo luogo che ormai era diventato un piccolo paese chiamato “Villa di Balsiz” in una chiesetta che aveva lo stabile vecchio ed un campaniletto con una sola campana sul colmo, eppure tirava avanti senza indecenze. In tempi moderni le poche persone di questo paese vennero conglobate alla curazia del nostro paese e di conseguenza da quel momento, anche questa importante ricorrenza venne celebrata a Iutizzo nella chiesa principale.